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Published: 2004-09-15 12:17:23 +0000 UTC; Views: 366; Favourites: 3; Downloads: 28
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Description
Monsieur Jacques ovvero l'ineffabile lo chiamavano. Monsiù, ovvero la classe tra gli stracci. Era studioso e bravo bambino e pettinato e passivissimo fino a qualche anno fa ma un giorno cambiò idea. Se per fortuna o per sfortuna non si sa. Me lo vedo davanti, intorno, è l'anima della facoltà con il suo megafono nel cortile e i suoi proclama su un mondo malato in bilico su uno scatolone. Uno schizofrenico che parla con gli alberi, coi muri, con chiunque: tutto ruota intorno a lui, il sole cariato. Cappotti alla francese e polsiere colorate. Circondato da pseudoammiratori, da cosce che cercano di imprigionarlo, da sorrisi a bocca storta ma non mollava. Era così.E io cos'ero? Una sfigata con gli occhiali, ecco cosa. Me lo ricordo giusto un poco.
Mensa. Un unico posto vuoto, vicino all'ineffabile. Cattivo umore. Eccomi qui penso mi palperà il culo o cosa?
- Hai la faccia golosa - mi fa porgendomi un biscotto manco fosse telepatico. E forse lo è. Ma d'altronde è pazzo.
Sgranocchio in silenzio.
- Non ti hanno insegnato a dire grazie?
Ooops.
- Grazie.
- Brava bambina.
Occhi pieni di vita. Se c'è uno scemo del villaggio, non è lui. Accidenti a me oggi non ne combino una giusta
- Oggi non ne combino una giusta, scusa.
- Per queste stronzate ti deprimi?
- Segata.
Non l'ho detto ai miei e lo dico a lui. Manco lo conosco. Roba da pazzi. Da pazzi appunto
- L'importante con gli errori è non ripeterli vedi volevo fare una cosa ma ho sbagliato. Ma ci riprovo, mica mi butto giù, sono un cazzoduro io e pure tu mi sa anche se il cazzo non ce l'hai
Ciao ciao bacetto sulla guancia stretta di mano e ognuno per la sua strada ecco l'unica conversazione.
Due giorni dopo gli annunci listati di nero Monsiù Jacques trovato nella vasca da bagno con i polsi a pezzi e
e ho capito le polsiere e l'errore.
Niente discorsi inutili al suo funerale, niente sensi di colpa, niente di niente. Ho passato l'esame all'appello successivo. E adesso non sono più pettinata e non dico più grazie.
Sono la scema del villaggio e non sono più scema
Perchè dei pazzi c'è sempre bisogno. Il re è morto viva la regina.
L'ineffabile Madame
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Comments: 15
n9p [2004-10-30 08:36:26 +0000 UTC]
Complimenti... ottima scrittura... alquanto affascinante!
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Calliope00 [2004-09-27 20:50:02 +0000 UTC]
ah! stile personalissimo, orginale, fluente, adatto al tema, coinvolgente, che altro dire?
che me lo favorisco, perché sono impressionata.
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Haiele [2004-09-22 20:13:28 +0000 UTC]
é bellissimo. un ritmo magnifico, sembrava di vedere scorrere immagini dietro una cinepresa. La chiusa della tua storia è davvero ad effetto. colpita e affondata
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davidorfeus [2004-09-22 13:40:25 +0000 UTC]
È stato già detto molto a riguardo…
Il bello di un laboratorio è che vi partecipano tante menti e tutte con idee personali e diverse, il confronto tra esse produce risultati inaspettati e interessanti.
Io 'adoro' la mancanza di punteggiatura, e il fatto che non l'abbia riletta prima di submittarla.
Gli da un'odore ruvido, e si lascia apprezzare per il lavoro mentale precedente più che per le rifiniture stilistiche da postproduzione.
La storia è, in definitiva, semplice. Ma questo è quello che importa meno in questo caso. E' l'atteggiamento con cui è affrontata che la rende unica e interessante. La figura dello scemo, che poi tanto scemo non è, è ombreggiata di lucidità e sadismo…
Splendida la conclusione finale… Panta Rei… mica cipolle!
Complimenti. Un successo su tutta la linea… e se vuoi un consiglio personale, non cambiare neanche una virgola, il suo fascino è anche dato da ciò.
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kirjava [2004-09-22 11:51:43 +0000 UTC]
Che racconto! Mi piace molto lo stile.
Complimenti!
Daresti un'occhiata al mio? ( )
Vorrei sentire la tua in proposito, grazie !
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scritturacreativa [2004-09-17 11:24:17 +0000 UTC]
E' una storia molto bella, molto influenzata nel ritmo dalla tua scrittura, nervosa, a tratti a strappi. La mia impressione è che questa sia la prima stesura, proprio così come è venuta, giusto? Certo, mantiene una certa freschezza ed ha una sua magia. Ma lo sai come la penso. Secondo me una seconda stesura ha sempre la possibilità di migliorare qualcosa. Non necessariamente (che ne so) aggiungendo punteggiatura (il fatto di non usarla, come a volte fai tu, può riuscire a rendere meglio il tono del parlato, o meglio, dei pensieri che lo riguardano), ma magari togliendola in altri punti (non ti voglio imporre il mio punto di vista, è chiaro).
Ripeto, un bel pezzo. Mi piace soprattutto come apra e chiuda senza dialoghi, che invece sono il cuore del racconto. Una cosa: non so perchè, ma dopo la prima lettura mi era rimasta l'idea che il personaggio fosse un esterno all'università (forse per la scena del megafono e della scatola di cartone, che fa molto speaker's corner), ma dopo, alla seconda, la parola 'studioso' e il fatto che il dialogo si svolge nella mensa mi hanno convinto del contrario. Magari è un'impressione solo mia, volevo solo raccontartela.
Bellissimo il dettaglio delle polsiere, appena accenate all'inizio e poi al centro della scena evocata da 'e e ho capito le polsiere e l'errore.' Davvero un bellissimo dettaglio. E avete notato il modo in cui viene ripreso nel finale? Mi dà una scena quasi cinematografica, con l'immagine dei 'polsi a pezzi' (dettaglio), poi la camera si allontana rallentando di colpo, poi l'immagine delle polsiere (dettaglio) e di nuovo l'immagine dei polsi. Quasi uno stacco-flashback. Bello.
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darthefrem In reply to scritturacreativa [2004-09-17 18:52:58 +0000 UTC]
Esatto. Tutto quello che pubblico qui è una prima stesura, manco rileggo prima di cliccare "submit".
Non ho mai palle per una seconda stesura, ho sempre paura che mi sia venuta fuori una ciofeca e la tentazione di cancellare è sempre presente...
Grazie per i complimenti
comunque l'idea del ragazzo pazzo dell'università mi è stata ispirata da due elementi
il primo è un mio amico che pazzo lo è veramente
il secondo è una canzone, "l'uomo col megafono" di Daniele Silvestri, a sua volta venuta da un compagno di università del suddetto che "parlava, parlava, parlava di cose importanti" davanti alla facoltà in piedi su una scatola di cartone.
Anvedi che catena
Ecco, scaricati quella canzone.
La musica mi ispira molto quando scrivo più che altro sono fotografica, ci hai preso in pieno.
Sarà perchè sto con Efrem, o forse è per questo che sto con Efrem, ma fotografo le cose con le parole da quando ero piccola e lasciavo sul frigo dei post-it che parlavano della vicina, del pesce rosso, della torta, del fiore sul balcone
Ecco io scrivo istantanee e sono istantanea. Ho poca dimestichezza con le cose raffinate anche nel mio lavoro di correttrice di bozze altrui punto all'istinto, errori ortografici a parte
sono felice che l'istinto mi abbia fatta lavorare bene
Un inchino a tutti e un ringraziamento particolare a morgan, per quest'iniziativa e per una lettura attentissima
prometto che farò una seconda stesura
E magari ADDIRITTURA una poesia ahi ahi ahi
[anche se la poesia è allergica all'uomo, ne sono sempre più convinta in quest'epoca di tritolo e torce umane]
Grosses bises
madame C
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scritturacreativa In reply to darthefrem [2004-09-17 19:36:55 +0000 UTC]
...allora:
-la canzone di Silvestri la conosco, eccome. E' quella che aveva portato a Sanremo qualche anno fa, giusto?
-anch'io sono molto fotografico. Qualcuno, leggendo i miei racconti ha detto che sarei un buon regista. Mi piacerebbe fare una sceneggiatura, un giorno
-grazie dei ringraziamenti (che pasticcio!). La lettura attentissima è un dovere. Questa iniziativa è un piacere tutto mio, credimi. Nei prossimi giorni cercherò di promuoverla fuori DA (librerie, forum, gruppi di discussione, mail, affiliazioni...)
Voglio rompere un pò le scatole per far conoscere scritturacreativa in giro. Spero lo facciano anche gli altri.
Un abbraccio, Madame.
Morgan
P.s.
Sto raccogliendo materiale per una dispensa mia sulla revisione e sulla seconda scrittura...
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ofelia [2004-09-16 10:32:18 +0000 UTC]
un pezzo stupendo Cla, scusa il ritardo di lettura.
all'inizio pensavo che lui fosse quel giacomo ma visto che muore non lo è (ammazza come sono arguta a volte).
tu non hai ancora frequentato l'università ma sei talmente brava a scrivere che sembra autobiografico. ho la vaga impressione che tu ti ricordi ancora le vite passate e ne attingi le esperienze...
sei la migliore, ti voglio bene!
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