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FuriarossaAndMimma — Hannibal - Unleashed beast
Published: 2014-02-09 09:25:53 +0000 UTC; Views: 1461; Favourites: 19; Downloads: 0
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Description
Colored version of this: fav.me/d717svlEh, ho avuto questo sogno in cui Hannibal era un wendigo-centauro e Will gli sparava e l'ho dovuto illustrare. Tutto qui.
Eh, I had this dream in which Hannibal was a Wendigo-centaur and Will shooting him... and I had to illustrate. That's it.
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My Hannibal fanarts: furiarossaandmimma.deviantart.…
For other awesome Hannibal fanarts: furiarossaandmimma.deviantart.…
Also my pinterest board dedicated to Hannibal (interesting selection of images, I think): www.pinterest.com/cavolobrocco…
My Hannibal artblog on tumblr, yay: hannibalartblog.tumblr.com/
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Comments: 1315
Loro avevano il fuoco dalla loro. Potevano volare. Erano veloci. Erano in tanti. E poi c'era lui, Ermes. Grosso ed oscuro. Violento e crudele. Un degno avversario per Fenrir. Un ottimo leader da seguire in battaglia.
Shadow era ferito e troppo debole perfino per provare a convincerlo di non commettere quella pazzia. Di non guidare verso una morte crudele i suoi fratelli. E per giunta aveva due bambini a carico. Nessuno l'avrebbe seguito. A tutti premeva attaccare Fenrir prima che potesse fare qualcosa, prima che potesse aggredirli. Ma tutti i dragonieri si guardavano intorno in attesa di qualcosa. Di altri alleati che tardavano ad arrivare... Qualcosa non andava. In realtà tutto non andava.
<< Vlad, non andare! >> gridò Lily, stretta tra le braccia di Mark, troppo silenzioso, quando capì che l'altro non sarebbe rimasto con loro.
<< Lily! >> tuonò Vlad << Bada a Mark e rimani con lui. Qualsiasi cosa accada! >>
Alzò la lama del suo kilij verso il cielo, inondandola della luce del sole.
<< Con me!!! >> urlò.
Avrebbe guidato i dragonieri contro la fine del mondo. Avrebbe combattuto contro Fenrir. Avrebbe combattuto contro il vero io della sua cara amica...
<< Perdonami, Furiadoro... >> mormorò.
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Volevo mettere qualche altro nome, invece di Furiadoro... ma non mi viene il nomignolo affettuoso che usa...
Ok, volevo scrivere di più, ma preferisco rimanere breve a parte qualche caso.
Ora... ora mi viene in mente Jànos a cavallo di Albus... è una visione tremenda. Per tanti motivi. Innanzitutto per l'apertura del varco sulla vecchia Artesya da dove risorge il cadavere di Albus D:
Mihnea:- E poi perchè sono nelle sue mani. Vuoi fare qualcosa o no?! -
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Probabilmente direbbe "Lupastra", quello è il suo nomignolo affettuoso XD
Giusto. E Mihnea? Come lo salviamo, mo'?
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Ermes scese in picchiata verso Fenrir, la bocca spalancata. Gli altri draghi lo seguirono. Il lupo si rivoltò verso di loro, avvoltolandosi su sé stesso, i fianchi possenti che si alzavano e abbassavano nella frenesia di un caldo respiro ansioso.
Un torrente rovente si rovesciò dalle fauci del capo-picchiata, subito imitato dagli altri draghi. Fenrir ne fu investito. Pezzi di pelle bruciati si staccarono dalla punta del suo muso e il suo grido invase il cielo.
Skye si staccò dal gruppo per volare verso la schiena del possente lupo, alla quale si attaccò con tutte e quattro le zampe, cavallo su cavaliere, e morse affondando i denti nella pelle spessa.
Fenrir rivoltò la testa per staccarselo dalla groppa quando Ermes lo afferrò alla gola e battè le ali per trascinarlo verso di lui, smuovendolo. Ryu, con la furia dettata dal dolore, scese fino a terra per avventarsi contro le zampe anteriori del lupo.
Fenrir, il sangue che scorreva a fiotti dalla sua gola alla quale Ermes era ancora attaccato, girò la testa di scatto e abbassò il collo per mordere Ryu sul collo e spezzarglielo con brutale violenza e con il suono di una trave schiantata al suolo. Il drago ricadde morto a terra, come prima era accaduto al suo cavaliere umano, non prima di emettere un grido sorpreso.
Dollaro rise, continuando a girare intorno a Fenrir, divertito da quel tentativo.
Ma Ermes non mollava, stringeva forte. Vlad si sentì come in un rodeo quando Fenrir indietreggiò, trascinando con sé il drago sulla sua gola.
Dian prese a correre sulla schiena dell'enorme lupo, sollevando la spada per cercare un punto in cui l'entrata della lama avrebbe causato un qualche danno.
Shadow, stancamente, si allontanò: lui non poteva fare più nulla. Il piccolo drago grigio ancora innominato, quello che prima aveva seguito Dollaro, gli andò dietro.
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Addio, Ryu... è stato bello crearti. Anche se sapevo che tu ed Hiroyuki avreste fatto una terribile fine fin dall'inizio :\
Allora cambiamo in Lupastra... è più carino.
Guarda, ora come ora a Mihnea si potrebbe fare di tutto, quindi sì... deve proprio essere salvato.
Demetrius:- Proprio tutto? -
... Sì, ma tu no. C'è un momento ed un luogo per ogni cosa, Demetrius. E non è il momento di sodomizzarlo per usurpargli il trono. Per cortesia.
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<< Vattene!!! >> ruggì Shadow, scattando contro di lui quando gli fu abbastanza vicino e facendo emettere ai due bambini un verso spaventato << Vattene o altrimenti ne pagherai le conseguenze!!! >> lo minacciò << Vattene ho detto!!! >>
Il piccolo drago grigio non ne fu spaventato. Volò in circolo, a distanza dalle sue fauci e continuò a seguirli, snervando il drago oscuro.
Grugnendo sfinito, Shadow volò lontano, cercando un luogo tranquillo dove riposarsi al sicuro. Lily stava raccontando tutto ciò che era successo a Mark, senza riprender fiato un secondo e, il silenzio del bambino, la stava agitando inconsciamente sempre di più. Voltandosi indietro, il drago vide il nemico tentare di avvicinarsi di nuovo. Era sicuro che stesse mirando ai due bambini e non a lui. Doveva trovare un alleato.
Smettendo di parlare un secondo, Lily guardò verso la battaglia oltre la spalla di Mark: vide Ermes saltare in aria e schivare un attacco di Fenrir, prima di ripiombargli sul cranio con tutto il suo peso, accompagnandosi con un violento colpo delle ali. Non capì quale dei draghi fu a strillare, ma non riuscì a dire più nulla.
<< Non guardare, Lily. >> l'ammonì Mark, rigirandola << Non voltarti più. >>
<< ... Ok. >> fece lei a bassa voce, ubbidiente.
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Shadow sospirò, il rombo tonante del respiro un drago 👍: 0 ⏩: 1
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Il cielo era sempre più azzurro intorno a loro, ma un rosa tenue circondava ancora, come una fascia spessa, la parte bassa dell'orizzonte.
Fenrir ed Ermes, ormai, erano in un testa a testa. Il drago azzannava furioso, sputando fuoco come un'arma meccanica, ricaricandosi con regolarità, ma Fenrir era duro e grosso e sembrava non sentire il dolore, non vedere le grosse chiazze ustionate sulla propria pelle, e colpiva forte con le zanne e con le zampe.
Vlad riuscì a passare il suo kilij sulla guancia di Fenrir, ma fu come se nulla fosse accaduto: era solo uno stuzzicadenti per il mostro. Il grande lupo allontanò Ermes spingendolo di petto, lo fece ruzzolare per terra, e prese a mangiare grossi bocconi dal corpo morto di Ryu, ingoiandoli con un rumore umido, potente, disgustoso, mentre il sangue gli colava dalle zanne.
Skye prese a martoriare la schiena di Fenrir, ma questo parve non accorgersene neppure, e la spada di Dian non lo ferì abbastanza a fondo. Tyson e Uroboro vomitavano torrenti di fiamme intorno al lupo nero, mentre Shadow si alzava, ma i polmoni da fuoco di Uroboro erano quasi vuoti e a quel punto non gli sarebbe rimasta nessun'altra possibilità se non quella di avvicinarsi e combattere con le unghie e con gli artigli.
Non era in questo modo che dovevano affrontarlo: avevano bisogno di armi più potenti. Avevano bisogno di riuscire a sopraffarlo. Era uno e loro erano in molti, eppure eccolo là! Che nemmeno accusava i loro colpi, ignorando le gravi ustioni addirittura!
<< Perché non se ne va? >> mormorò la bambina al ministro, guardando il drago grigio tentare di avvicinarsi di nuovo.
Con un verso spaventoso, Shadow vomitò un potente getto di fuoco contro il piccolo drago che, non aspettandoselo, virò all'ultimo istante verso un direzione sicura e, minaccioso, il drago oscuro ruggì emettendo un suono davvero terribile, che molto stonava con la sua indole mite. Voleva farlo desistere dal tentare un attacco.
Voltandosi verso la creatura, Mark studiò con preoccupazione la traiettoria in cui si stava muovendo: lo vide vorticare nel cielo rapidamente, verso le nuvole e lì dentro sparire. Li avrebbe attaccati dall'alto, nel punto cieco di Shadow. Se avesse tentato di ribaltarsi per contrastare l'attacco, avrebbe sbalzato via sia lui che Lily.
<< Shadow! >> lo avvertì, appiattendosi contro il suo dorso e costringendo Lily tra di loro. Tanto serrò le mani sulle protuberanze ossee che gli si sbiancarono.
<< Lo so! >> rispose il drago.
<< Eccolo! >> gridò Lily, alcuni istanti prima che il nemico piombasse tra le nubi in cui si era nascosto, come un proiettile, verso di loro.
Con un brusco movimento dell'ala sinistra, Shadow virò bruscamente a destra, portandosi fuori tiro, ma l'altro, in un movimento quasi del tutto innaturale lo seguì, arcuando il corpo nella sua direzione e sfruttando l'eccessiva velocità per fare in modo di andargli contro con tutto il suo peso.
Tutto quello che riuscì a pensare il ministro fu che l'impatto sarebbe stato devastante. E per lui e Lily mortale.
Precipitando dall'alto, il drago senza nome focalizzò la sua preda con estrema precisione: in pochi secondi l'avrebbe travolta e costretta al suolo da un'altezza considerevole. Gli sarebbero bastati solo pochi secondi...
Settecento... cinquecento... trecento... cento metri... non l'avrebbero mai seminato...
Erano suoi.
Torcendo più che poté il collo, Shadow caricò nel fondo della sua gola, una palla di fuoco. Non riuscì a distinguere nemmeno il volto di colui che lo stava cacciando, ma sentì il calore delle fiamme dell'attacco con cui l'altro l'aveva preceduto, piombando su di lui in incubo di fuoco...
Ma con altrettanta velocità, il suo aggressore rotolò via, urtandoli.
Qualcosa l'aveva colpito.
Qualcosa che, in un'esplosione di energia, diede loro il vantaggio di cui avevano bisogno.
Sporgendosi oltre il fianco del suo drago, Mark guardò il nemico precipitare, ruggendo, verso il suolo. Qualcosa di luminoso gli aveva trafitto la coda...
Voltandosi verso ciò che rimaneva del palazzo della Mater Inferorum, il giovane ministro puntò gli occhi su una sagoma argentea stagliata su un'ampia balconata distrutta.
Stava impugnando quello che gli pareva essere un gigantesco arco.
Un gigantesco arco ammazza-draghi...
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Non so chi sia il draghetto, ma non l'ho ucciso per "concedergli" una fine migliore. L'arciere è Radu. Solo lui andrebbe vestito con stoffe bianche in battaglia...
E... OMMIODDIO... ho visto l'episodio! OMMIODDIO!!! DD:
E "ommioddio" anche un'altra cosa, e questa è un ommioddio serio. Una mia cara amica ha una pagina di creazioni artigianali in fimo o polyshrink... mi ha chiesto di mandarle un disegno e io le ho mandato Mihnea, non avendo altro sotto mano. Si vince una collanina col personaggino rifatto da lei. Il regolamento mi pare richieda un personaggio di una serie che si ama.
Ora, tralasciando questo particolare... vorresti vincere una collanina? E se vuole usare Mihnea, ti dispiace se usa la tua versione colorata con tutte le referenze alla tua pagina? A me la collanina non interessa (un pò perché me la faccio da sola, un pò perché mi sembra scorretto vincere essendo la sua migliore amica... Sì, lo so, è una cosa stupida ma mi sembra brutto...). E non deve essere per forza Mihnea... non vuoi una chibi collanina di Hannibal o un Wendigo? XDD
Dio ancora non mi ha dato la forza per scrivere un messaggio organizzato e logico... abbi pazienza e pietà di me...
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Allora. Hm hm... il pezzo che hai scritto è fantastico. Tutto azione allo stato puro e ben descritto! Ottimo lavoro. Risponderò dopo, adesso ho da fare...
Per la puntata... è abbastanza da ommiddio, vero? XD
Chilton morto. Geniale-ma-triste. Iniziavo ad affezionarmi a quel piccolo buffone senza etica 
E la saga dell'Hannibloom continua (con protagonista la foresta sul petto di Hannibal).
E Will a tavola con Hannibal che dunque mangerà le sue creazioni cannibali. Con Jack di fianco XD
Allora, è mattina, mi sono appena alzata e ho solo capito "chibi collanina di Hannibal o un Wendigo". La mia risposta è, ovviamemente "si!", ma non ho ben capito come cavolo si vince questa roba.
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Evviva! Sono felice!
... Il prossimo episodio sarà sconvolgente oltre ogni dire XD
Allora, ti passo il regolamento, che è un pò cambiato da quando me ne stava parlando l'altra sera quindi quello che ti ho detto si riaggiorna...
*PARTECIPARE*
-Per partecipare dovete essere fans della mia pagina ( www.facebook.com/TremendaCreat…)
-Il tema è libero (anime/videogame/fanart/original) ma il disegno deve presentare un solo personaggio e possibilmente a figura intera ( si perchè mi serve un personaggio completo per riprodurlo in versione chibi...quindi niente visi o mezzibusti)
-Il disegno può essere realizzato in qualsiasi stile e materiale (matite,acquerello,ichiostro,pc) basta che siano opere vostre e non "rubate" perchè controllerò
*FASE DI VOTAZIONE*
Dopo il 4 maggio (appena possibile) posterò i disegni in un album e inizierà la fase di votazione ( in caso speciali se non riuscirete a mandare il disegno in tempo sarà possibile aggiungerlo anche in fase di voto)
-Potere far votare i vostri amici,parenti,amici di penna e contatti fake (?magari no XD) basta che mattano mi piace alla pagina ( www.facebook.com/TremendaCreat…) se non sono fans in voto verrà annullato!quindi ricordatelo ai vostri amici quando mettono il like alla vostra immy
-potete condividere la foto e farvi anche aiutare dai gruppi pagine amiche o quelle che gestite (se ne avete una) ma vale la stessa regola di sopra
-il MIO VOTO ha una valenza superiore!(questa regola potrebbe non piacervi ma la collana e il disegno li creo io quindi è giusto che la mia decisione abbia il suo peso...ma non troppo)
l'ultimo giorno di contest darò ad UN SOLO disegno il mio voto e vale come 10voti in più o 15 in più se è un disegno originare! ( si la creatività va premiata uwu ) non sono molti voti ma servono per tenere attiva la sfida fino all'ultimo ma basta fare tanti tanti like
*La chiusura del contest verrà decisa in seguito nel frattempo inviate i vostri disegni *
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Ok, leggendo l'ultimo punto apprendo che Mihnea e company potrebbero prendere 15 voti in più... ma tanto non ho amici che me lo votano XD Ma una piccola Furiadoro? Non sarebbe adorabile? Sì, perchè ora è diventata un bestione enorme e cattivo XD
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Grazie per avermi dato tutto il regolamento in modo tanto dettagliato!
Sei un'amica. Vedrò se partecipare o meno, per ora, non so perchè, non mi sento in vena... ma vedrò, vedrò...
Nel frattempo, continuiamo con la nostra storia!
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Shadow spalancò le ali per catturare una corrente ascensionale, poi virò per tornare al castello, fendendo l'aria, veloce come un proiettile.
Mark interrogò mentalmente il suo drago riguardo alla scelta di quella destinazione.
“Ora come ora, è più sicuro lì che in qualunque altro posto” Rispose lui “Stanno tutti seguendo Fenrir e si stanno allontanando dalle rovine. Si ammazzeranno gli uni con gli altri nel bosco e forse oltre, ma non torneranno indietro, non ne hanno alcun motivo. E ho come l'impressione che l'ammazza-draghi non voglia ammazzare me”
“Shadow, sei sicuro?”
“Beh, perchè ha tirato al grigio e non a me, che sono un bersaglio dieci volte più grosso? Certo, sono sicuro come è sicuro che quei testardi possono davvero uccidere Fenrir, ma che se non ne rimarranno uccisi tutti, beh, almeno la maggior parte. Possiamo dire addio ai draghi, oggi si estingueranno. E il mio cuore piange prima ancora che sia accaduto”
“Ci sei tu, Shadily, le altre uova...”
“Come mio padre ha già dimostrato, noi draghi oscuri abbiamo forza e giudizio. Tutte le altre specie si estingueranno, ma la nostra, è sicuro, vivrà e lo farà per sempre. Siamo cauti e feroci”
“Soprattutto cauti”
“Soprattutto. Siamo grossi, resistenti. Possiamo riprodurci da soli”
“Dov'è Zenith? Lui è l'ultimo di una razza gloriosa, ed era un drago con giudizio, se fosse morto sarebbe un vero peccato”
“Forse l'ammazza-draghi l'ha preso. Oh... guardalo meglio da vicino, è laggiù, sotto di noi. Ha un che di grazioso, se capisci cosa intendo, è delizioso come un'illustrazione. Non ti sembra di conoscerlo già?”
“Scendi ancora. Mi sembra che sia il fratello minore di Vlad”
“Quel grazioso biondino salutista! Ha un arco che sembra una di quelle baliste medievali, troppo grande per lui. Dove lo ha preso?”
“Però tira bene”
“Tira bene si. Spero non voglia tirare a me”
“Se tira a te, lo uccido personalmente”.
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Per quanto mi riguarda, io ci proverò... non con quel disegno però, perché mi ha detto che - per quanto sia bello - non è a figura intera e non va bene... per cui lavorerò su un Mihnea dalla punta dei capelli lisciati alla punta delle scarpe. XD Magari lo faccio nel periodo in cui si stava progettando Artesya. Per cambiare!
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Battendo le ali con forza, mentre piegava all'indietro il corpo per atterrare, Shadow e Mark videro l'arciere indietreggiare di qualche passo; come se potesse fare in qualche modo differenza, data la sua mole. Non smise di toccare il grande arco luminoso e, quando il drago poggiò pesantemente sul pavimento, il ministro vide un uomo stanco e molto, molto angosciato. Come sentiva Shadow, non aveva nessuna intenzione di attaccarli.
Radu era ferito, sporco di sangue e fango, con gli abiti strappati ed un pallore malsano a rovinare la sua elegante presenza.
Lily cercò di scivolare lungo il fianco del drago oscuro, ma il ministro glielo impedì, trattenendola con fare protettivo. Non capì se l'altro notò quel gesto, ma sperò non scatenasse in lui qualche decisione avventata...
<< Zio! >> chiamò la bambina.
<< Lily! >> fece lui e per un attimo tutti pensarono che stesse svenendo << In nome di Gaia, siete vivi! >>
<< Lo siamo. >> parlò Shadow, cercando di tenere un tono di voce basso e rassicurante, per non agitarlo << E quell'arco? >> gli domandò.
<< Mio. >> rispose Radu << E' solo energia... >> spiegò abbassando di più la voce. Si voltò verso l'orizzonte, dove il violento scontro stava ancora avvenendo. Il respiro gli si spezzò...
<< Fenrir non l'ha preso. >> disse Mark in tono solenne.
<< No! >> boccheggiò l'altro, tremando << Lo ha fatto il Cavaliere Bianco! >>
Scoppiò in una risata nervosa e si strinse nelle spalle, tremando come se avesse freddo. Shadow guardò Mark in tralice.
<< Ha mentito... Sicuro come la morte... >> mormorò il presidente, turbato << ... non si sarebbe mai schierato con Lilith... mai... >> sembrò volesse metterlo in chiaro << Lo ucciderà... >>
Girò la testa per guardarlo dritto negli occhi.
<< La custode è scomparsa. >> disse con un filo di voce, tanto che Mark faticò a comprenderlo << La Banshee... Non può fare nulla... Oh, Dio... >> si lamentò << ... come può essere ancora vivo? >>
<< Come potete essere ancora vivi? >> cercò di farlo ragionare il bambino << Lo siete. Tutti. >>
<< Mihnea l'ha ucciso... ad Artesya! Non dovrebbe essere qui... è tutto sbagliato. >> imprecò Radu, chiudendo gli occhi per alcuni secondi << Vlad è lì? >>
Mark guardò nella sua direzione << Sì. >> disse soltanto e l'altro sembrò solo disperarsi di più << Dove sono gli alleati? >>
<< Arinyth li sta guidando contro le forze di Lilith. >> spiegò l'incantatore << C'è qualcosa che non va in questo castello. >> disse più a sé stesso che a loro << Stanno cercando di radunare gli innocenti in un luogo sicuro. Io devo trovare mio fratello... >>
<< Gli innocenti? >> domandò Shadow << Non vi siete ancora trovati? >>
<< La fortezza di Odette è stata attaccata. Lilith l'ha... >>
La voce, per un istante, gli venne meno.
<< ... Uccisa. Ci è riuscita. >>
Il ministro oscuro posò lo sguardo sull'incantatore: nessuno era immortale.
<< Hanno preso in ostaggio tutti, ma quando siamo giunti qui sono riusciti a liberarsi... ma si sono sparsi. >> raccontò loro, rapidamente e confusamente << Ci siamo ritrovati, ma mancavano all'appello Lily... >>; sorrise sollevato alla bambina << E non riusciamo a trovare ancora Réaltàn, Alistair e Will... Dobbiamo trovare Will... >>
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E io, come sempre, non vedo l'ora di vederlo, quel disegno! 👍: 0 ⏩: 1
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Will, dispersa da qualche parte sotto le macerie. In effetti Mark non l'aveva più vista da un po' e questo gli dava una punta di irritazione: era difficile per lui controllare tutto, ma era ancora peggio non sapere neppure dove si trovassero i suoi conoscenti in quella baraonda.
Shadow zoppicò per sistemarsi un po' meglio, sbuffando a denti stretti per il dolore. Il suo umano lo guardò e una morsa di compassione gli strinse il cuore, tanto forte da fargli fisicamente male.
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Mark non lo ascoltò. Chiuse gli occhi. Cercò la sorgente del proprio potere, il legame che scorreva in fondo, sotto la pelle, e che lo legava alla sorgente del proprio drago. Infilò dita mentali in quel potere, ignorando le proteste vocali di Shadow, e iniziò a tesserlo sull'osso, muovendolo piano e cercando di stimolarlo a risaldarsi, cercando contemporaneamente di anestetizzare i centri nervosi locali perchè lo spostamento della materia ossea non causasse dolore.
Dall'esterno, ciò che si vide fu la zampa di Shadow che si muoveva da sola con uno scatto repentino e rimaneva ben salda, attaccata.
Mark riaprì gli occhi
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Mark annuì fra un ansito e l'altro e pensò che, in fondo, quella missione non era troppo pericolosa per farci partecipare anche la bambina. Ce la potevano fare.
Non metto bocca, ma siccome mi è stato "ordinato" spero pure che si ricordi che sono una poraccia senza scanner e che ci deve pensare lei. E nel frattempo butto nella mischia il resto, che cacchio!
Pensare che le uova dei Distruttori di Artesya e di Shadow sono nelle mani della Famiglia mi fa quasi impressione, sai?
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<< Shadily è stata trovata. >> disse Radu. Tutti lo guardarono con un certo rancore e l'incantatore si portò una mano al petto << Sono mortificato! L'ho trovata mentre fuggivo: era stata murata viva! >>
<< Dov'è? >> chiese Mark.
<< Come sta? >> quasi gridarono Lily e Shadow.
<< Debole. >> rispose il presidente << Ci stiamo prendendo cura di lei... Mi dispiace davvero, era la prima cosa che avrei voluto dirvi... E' con gli altri. Non è molta strada, ma si devono aggirare molte macerie... >>
Guardò Shadow intensamente.
<< Alcuni corridoi sono troppo stretti... >>
A Mark tutto quello non gliela contò giusta, ma non poté leggergli nella mente: era troppo stanco e sentiva che qualcosa stava interferendo. Non era molto felice di non poter trovare Shadily e di saperla con loro, comunque...
<< Cos'è successo nell'altro varco? >> domandò improvvisamente Radu << Siete stati attaccati? Ho saputo di John e... >>
<< Spero tu abbia saputo anche il resto. >> fece Mark e l'altro tacque.
<< No. >> disse dopo qualche istante << Che altro avrei dovuto sapere? >>
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“Vlad” Pensò Mark, ma rimase in silenzio. 👍: 0 ⏩: 1
Anche da lontano, dal punto in cui erano loro, si poteva vedere Ermes che dava battaglia a Fenrir, girandogli intorno e azzanandolo; per un istante furono entrambi con le zampe a terra, a scontrarsi come leoni, a zampate, e sicuramente Vlad non fu comodo, ma Ermes riprese subito il volo con un balzo agile, rombando mentre sputava fuoco. Gli altri draghi sembravano più stanchi di lui.
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Shadow si sciolse i muscoli delle spalle, imbarazzato.
Siccome pare abbia raggiunto una soluzione al declino di Artesya, qui scrive due cose e poi correggo il capitolo a casa di Kate... così mi pare abbia senso a livello di trama.
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Il presidente li guardò uno ad uno. La sua mente stava ipotizzando un sacco di eventualità, ma non riusciva a capire quale fosse la più probabile. Perché non volevano rispondergli?
<< Cerchiamo Will intanto. >> propose Mark.
Vide il signor Chant guardarlo fisso, senza battere gli occhi neanche una volta. Poi anche lui prese a camminare << Andiamo... >>
Si voltò indietro solo una volta per vedere Ermes vomitare su Fenrir una nuova cascata di fiamme...
<< Prima... >> prese parola Mark, mentre Radu camminava rapidamente al fianco di Shadow << ... hai parlato del Cavaliere Bianco. E di Mihnea che lo ha già ucciso. >>
<< Ad Artesya. Durante la sua caduta. >> tagliò corto il presidente << Non dovrebbe essere qui. E' morto quel giorno. Definitivamente. >>
<< Eppure è qui... >> mormorò il bambino << ... cosa ha a che fare con Artesya? >>
<< Oh, niente. >> sbottò l'altro << Ha solo guidato i draghi nella distruzione dell'intera città. >>
<< E' per questo che ha preso il Salvatore di Artesya? Vuole vendicarsi? >>
<< No. >> disse a bassa voce << Vuole solo ucciderlo. >>
Shadow mosse il capo nella direzione dell'uomo.
<< Solo per questo si è alleato con Lilith. Non l'avrebbe mai fatto... >> ripeté, estremamente convinto << ... sapeva che non avrebbe dovuto fare nulla: avrebbe accolto mio fratello a braccia aperte nel momento in cui sarebbe piombato qui! Prego gli Dei che non veda Will... >>
Mark colse la palla al balzo << Che c'entra Will? >> domandò, anche se credeva di aver capito.
<< E' sua figlia! >> esclamò con voce strozzata l'uomo << Oddio, se lo venisse a sapere! >>
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... Ecco, quando ho scoperto che era sua figlia ci sono rimasta un pò così... non sembra tutta una presa per il culo? Riflettiamo su ciò...
fiorevalentine.deviantart.com/…
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Sua figlia. Sua figlia. Hm. Non ho nulla da aggiungere XD
Nel prossimo pezzo, Mark parlerà e penserà al posto mio, puoi immaginarti che a dire e pensare quelle cose sia io...
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Mark si massaggiò le tempie con il pollice e l'indice della stessa mano, cercando di rilassarsi. Perchè doveva essere tutto così complicato? Certo, sarebbe stato veramente ingenuo pensare che la fine del mondo non sarebbe stata complicata, ma la speranza c'era sempre. Non si era mai immaginato di dover avere a che fare con una famiglia tanto grande e tanto complicata, né come avversari, né come alleati, ma in particolar modo come alleati. E poi c'era questo Cavaliere Bianco, spuntato fuori letteralmente dal nulla, che avrebbe dovuto essere morto e non lo era e che lo spaventava un po': i redivivi con grandi poteri e con la presenza imponente portavano solo guai
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... Manco io, perchè una porcata così batte il Trono di Spade XD
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E lui ne aveva portati. Così pure Mihnea, Vlad e tutti gli altri.
Non poteva dire a Radu che Janos Hunyadi aveva riconosciuto sua figlia e che stava cercando di salvarla da Dracula, il vampiro, portando con sé suo fratello in condizioni pietose. Si erano persi di vista durante la fuga da Fenrir, attaccati dalle creature di Lilith, e l'ultima cosa che aveva visto era gli attuali membri del gruppo disperdersi per aver salva la vita. Mihnea aveva cercato di rallentare il Cavaliere Bianco per dar modo alla copia di suo fratello di portare lontano Will, ma era stato punito per questo...
<< E tu vorresti fermarlo? >> gli domandò piano.
<< Devo. >>
Lo disse ad alta voce, come se volesse convincersi di ciò che doveva fare e che andava fatto. E il motivo per cui dovesse farlo da solo, senza l'aiuto degli altri membri della Famiglia, per Mark non era più un segreto.
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Scusa se ho risposto così inquietantemente tardi... ma sono in crisi di srittura, contrapposta al ritorno di fiamma della mia ispirazione artistica XD 👍: 0 ⏩: 1
Inoltre ho diecimila milioni di commission. Che sono bei soldini, ma sono anche tanto tempo!
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Shadow sospirò e si sgranchì la punta delle ali, poi parlò piano
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Mark parve vibrare di disappunto. Aiutare Radu? Con tutto il resto delle cose che c'erano da fare? Perchè Shadow era sempre così... disponibile?
Il biondo si strinse per un attimo nelle spalle e parve che avesse freddo. Non rispose subito, sebbene fosse un po' intimidito dalla mole e dalla voce di Shadow, o forse proprio per questo.
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Shadow alzò il muso, guardando l'orizzonte. Qualcosa si riscosse, dentro di lui, come se il cuore avesse fatto una capriola nel fuo petto.
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Ma non ti preoccupare! Pensa a quello che devi fare, tanto io sono qui ;D Mi fa piacere che hai trovato l'ispirazione e per di più riesci anche a guadagnare!
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L'umano espirò piano, come se non volesse farlo tutto in un momento. Era fortemente combattuto dalla voglia di stringere tra le braccia la propria nipotina, lasciando perdere tutto il resto e di trovare qualcosa da dire per cui Shadow avrebbe potuto essere d'aiuto.
<< Il Cavaliere Bianco... >> disse infine, incerto << ... potrebbe fidarsi di voi... >>
"Splendido..." pensò Mark "... senza volere ci ha preso in pieno."
<< Se voi lo distraesse in qualsiasi modo pacifico. >>precisò, mettendo le mani avanti per un qualche motivo quando vide l'espressione del ministro cambiare << Potrei riuscire a colpirlo, potrei guadagnare abbastanza tempo per portare via mio fratello! >>
<< Non cerco uno scontro aperto. >> continuò Radu, facendosi più pallido << E' troppo potente. Ma prima... >> riprese << ... dovremmo portare Lily al sicuro. Magari da Shadily. Volando sarebbe un attimo. >> bisbigliò.
Al nome Shadily, Lily si agitò e cominciò a saltellare contro la pancia di Mark.
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Shadow sorrise in quel suo strano modo draghesco, insieme inquietante e pacifico, sollevando le labbra sui denti luccicanti 👍: 0 ⏩: 1
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Mark passò un braccio intorno alle esili spalle della bambina e se la strinse contro il petto per farla stare un po' ferma e contemporaneamente per trasmetterle un po' di sicurezza e calore. Presto le cose sarebbero andate meglio. Lily smise di saltellare, ma i suoi occhi scintillavano di impazienza.
Radu annuì rigidamente.
<< Sopravviverà. >> gli sussurrò Shadow.
Sebbene avesse cercato di essere rassicurante, l'espressione indecifrabile dell'umano tremò. Annuì di nuovo e poi si asciugò la fronte imperlata di sudore freddo col dorso della mano, mentre Shadow lo accompagnava con il muso verso il suo fianco, per aiutarlo ad arrampicarsi.
Quella volta, notò Mark, l'incantatore non ebbe molti problemi durante la scalata: tentennò in un paio di punti, ma in linea di massima fu molto veloce e in breve lo sentì sistemarsi proprio dietro di lui, quasi toccandolo. Non gli fece piacere; non si fidava. Anche se sapeva che era una persona buona...
<< Zio! >> si lamentò Lily, protendendosi verso di lui.
<< Principessa. >> sorrise l'altro, stringendola forte mentre si assicurava di non coinvolgere Mark nel loro affetto << Fammi vedere come sei brava su un drago. >> le sorrise. Un sorriso dolcissimo.
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Shadow scosse il collo, la criniera si gonfiò per un solo istante, poi aprì le ali. Sentì una fitta di stanchezza trafiggergli i muscoli delle spalle, ma la ignorò, anche se il suo piccolo cavaliere gli fece percepire il proprio disappunto, e risalì in volo verso il cielo, sicuro che Radu lo avrebbe guidato.
Poco importava fidarsi o non fidarsi, Shadily aveva bisogno di riunirsi a Lily e viceversa, lui sapeva quanta sofferenza c'era nell'allontanarsi da un pezzo della propria anima.
La bambina stava seduta in modo composto, schiena eretta, come una piccola eroina dei film, per fare vedere allo zio quanto era brava a stare su un drago.
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Mark girò appena la testa per guardare l'adulto e gli vide dipinta sul viso un'espressione strana: tra l'intenerito, l'orgoglioso e il disperato. Aveva il respiro pesante e spezzato. Era come se si stesse trattenendo dal saltare in avanti, afferrare la nipotina e sparire. Magari proprio da Shadily per ricongiungerle, ma senza di loro. Era evidente che ci stesse pensando. Palese. Ma era altrettanto palese che non l'avrebbe mai fatto... la sua anima parlava chiaro.
<< Devi volare verso quella torre! >> gridò il presidente al drago oscuro, indicando una delle poche costruzioni ancora in piedi a stagliarsi contro l'orizzonte << Laggiù! >>
<< Lì, papà! >> s'intromise Lily, indicando con un gesto elegante il cortile lontano e Shadow la guardò per qualche secondo, prima di virare verso la torre.
<< No, Shadow, no! >> urlò Mark quando avvertì un pericolo imminente farsi rapidamente strada verso di loro.
Celata tra le nuvole, la creatura si mosse rapidamente attorno a loro, sopra le loro teste, facendoli appiattire sul corpo del drago.
Il suo verso era il tuono e lei la personificazione della tempesta. Gonfia e tozza dagli esperimenti a cui Lilith l'aveva sottoposta, la Chimera protese gli artigli verso di loro e precipitò sul drago sbavando con furia.
Alle spalle dell'oscuro ministro, Radu imbracciò un arco di luce e Mark sentì i suoi muscoli tendersi nello sforzo di seguire i movimenti della bestia. Il bambino sperò che quelle frecce fossero anche esplosive perché il modo di volare della creatura era incredibilmente innaturale e sfidava le leggi della fisica, con le sue spalle larghe e le sue ali tozze e corte.
Shadow sputò una fiammata verso il tremendo incrocio, ma quello l'attraversò prendendo fuoco, completamente impazzita!
E poi, come se non bastasse, mentre il presidente l'accecava invano (e, no, le frecce non erano esplosive...), un nuovo strillo acutissimo li travolse e l'arpia più grande che il ministro avesse mai visto si lanciò contro la chimera con una violenza inaudita.
Era alta, più alta di quanto a Mark fosse parso, e possedeva tre paia d'ali.
Proprio come Mihnea... si ritrovò a pensare.
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L'arpia è Ophelia, così, tanto perché mancavano donne sexy u.u e poi niente... sono gasata perché alla fiera di paese ho scoperto di essere portata per il tiro al bersaglio : D
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Bellissimo, sei portata per il tiro al bersaglio! Non so perchè mai questa cosa mi esalti XD 👍: 0 ⏩: 1
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La chimera, colpita, si abbattè contro il dorso di Shadow, sbavando, la criniera in fiamme, le pupille ristrette come due puntini in mezzo alle ciocche infuocate che sbattevano contro il suo muso.
Mark strinse un pugno e lo sollevò verso l'essere, caricando nelle dita una scarica elettrica che, almeno sperava, lo avrebbe paralizzato al solo contatto. Non voleva che si avvicinasse ancora, però.
Shadow era parecchio a disagio ad avere un combattimento sulla propria schiena.
L'arpia spalancò le braccia, come per sembrare ancora più grande di quanto già non fosse, e la chimera si rialzò sulle zampe, spiccò un balzo e cercò di attaccare l'arpia.
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Mark non potè che dargli ragione: l'arpia aveva qualcosa che ricordava il Salvatore di Artesya, come se i loro poteri provenissero da una stessa fonte.
Non lo so! Ma esalta anche me! XD (ovviamente per mia madre è un caso... non posso essere brava in qualcosa. Solo mia sorella può)
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E forse non erano poi così lontani dalla verità.
Ruggendo, la chimera si lanciò contro l'avversaria con tutte le sue forze, ma l'arpia la scavalcò con un battito delle ali, gridando a sua volta. Senza perdere tempo, chiuse le sue zampe artigliate attorno alle corna della testa di capra che sorgeva nel bel mezzo della schiena della chimera, dietro quella di leone e, quasi immediatamente, mentre gliela torceva con forza, la coda di drago della creatura la frustò sulla schiena. Fu un colpo molto violento e Mark si stupì di non vedere la creatura simile a Mihnea precipitare con la colonna vertebrale spezzata, priva di sensi. Resistette al colpo come avesse ricevuto un banale spintone!
La creazione di Lilith, invece, cacciò un verso acuto di puro terrore quando perse il controllo e precipitò verso il suolo. Eppure, la follia che la possedeva, la guidò verso il corpo del nemico, cercando di afferrarla per i fianchi mentre si rigirava nella caduta.
Il ministro oscuro poté vedere la testa di capra rotolare via nell'aria e colei che aveva impedito alla chimera di aggredirli, liberarsi dalla sua presa per piantarle negli occhi gli artigli delle zampe inferiori. Un filo di sangue si perse nell'aria...
<< OPHELIA!!! >> urlò Radu, stringendo le gambe sul dorso di Shadow e sbilanciandosi all'indietro per prendere la mira.
Voltandosi brevemente verso di loro, l'arpia li guardò con i suoi occhi neri e fumosi e saltò via, lontano.
Trattenendo il respiro, il presidente scoccò la freccia: Mark la vide tracciare una scia luminosa in aria e attraversare il petto della chimera come fosse fatto di burro...
E non vide più altro, perché l'arpia volò verso di loro, spalancando le ali piumate in tutto il loro splendore.
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Shadow si aggrappò alla torre, affondando gli artigli fra i mattoni e abbracciando la costruzione, per rimanere fermo. Scivolò ancora per un po', per via del peso, ma alla fine riuscì a non cadere e a rimanere con la schiena inarcata abbastanza da non farsi cadere le persone dalla schiena, sebbene li costrinse a stringere di più le gambe e ad afferrare le sue squame.
L'arpia si avvicinò ancora, ma il drago non si allarmò: Radu sembrava conoscerla e poi li aveva aiutati a sbarazzarsi della chimera. Mark, però, sembrò infastidito.
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Planò graziosamente, per quanto graziosi potessero definirsi i suoi movimenti e si poggiò su un cornicione poco lontano.
Aveva le piume nere e grigio scuro, con un'impercettibile sfumatura sanguigna, ma alla luce del sole quel dettaglio a Mark non sfuggì; aveva gli occhi neri, tre per la precisione e gli artigli, che sembravano fatti di argento annerito, erano massicci e ricurvi; il corpo di donna sembrava essere stato fuso, dalle ginocchia ai gomiti, nel petto del rapace e la testa animalesca che prendeva la parte superiore del cranio era sproporzionatamente grande. Sembrava come se la donna di nome Ophelia stesse indossando un'armatura organica grottescamente grande. Proprio come quando Mihnea rimaneva visibile sul petto della sua trasformazione...
Al ministro ricordò una delle forme assunte da Alistair e la cosa cominciò non più tanto a stupirlo.
L'arpia si accovacciò sulla struttura e li guardò, inclinando di scatto la testa proprio come un corvo, poi, lentamente, si raddrizzò cercando di assumere una movenza elegante e ritornò umana.
<< Bene, bene, bene. >> sorrise maliziosamente Ophelia << Il mio Dracula preferito. >>
Guardò Mark.
<< E finalmente il ministro oscuro e il suo drago! >>
<< Zia! >> la chiamò Lily.
<< Amore, la zia è occupata. >> le disse l'altra, senza vergognarsi dei suoi abiti di veli strappati che non lasciavano nulla all'immaginazione << Ora il tuo fidanzatino ti porta giù e quando mi sono liberata mi dici tutto, d'accordo? >>
Lily non ribatté, evidentemente le parole della strega a casa erano definitive. Mark la guardò appena perplesso << Se la zia è occupata è occupata. >>
<< Radu, Lyana non risponde più! >> alzò la voce l'altra.
<< Lo so! >>
<< Chi porterà i bambini alla fortezza? >>
<< Non lo so, Ophelia! Dobbiamo portarli via a cavallo dei Warg, la Madre non può entrare in questo posto! Dov'è Aras? >>
<< Aras è bloccato nell'ala sud del palazzo. Sta trattenendo dei nemici... >>
<< E Alistair e Rèaltàn? >> quasi gridò il presidente.
<< Spariti. >> rispose lei << Non hai trovato il Drago, dunque? >>
<< No. >> chinò la testa Radu e il ministro vide la strega volgere gli occhi di ghiaccio su di lui. Gli sembrò che sapesse...
"Ma non sa." mormorò Shadow.
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Mark si sistemò un po' meglio sulla schiena del drago, cercando un appiglio fra le squame. La posizione era scomoda. La situazione era scomoda. Quella donna, o qualunque cosa fosse, lo faceva sentire scomodo. Lily fece come un piccolo rimbalzo, stufa 👍: 0 ⏩: 1
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Lui era lì solo per trovare quel drago, altrimenti se ne sarebbe stato via, calmo e tranquillo. Niente chimere. Niente arpie.
“Niente Radu” Pensò con un pizzico di divertimento Shadow. Mark sospirò.
<< Invece sì! >> esclamò Radu più teso che mai << Non ti ho mentito, ministro! >>
<< Allora dov'è?! >> domandò Lily un pò più acida, mentre Mark si voltava per guardare il presidente con l'aria di uno che si sentiva circondato da una famiglia invadente.
<< Nel punto di raccolta, Amore. >> ritenne opportuno precisare Ophelia << E' con i tuoi fratelli e sorelle. >>
<< Allora andiamo! >> s'impuntò la bambina, ma la zia l'ignorò.
<< Avresti dovuto tornare con almeno uno dei tuoi fratelli. >> osservò la donna, spostando tutto il suo peso su una gamba e puntando la mano sinistra sull'anca.
<< Vlad sta trattenendo Fenrir. >>
<< Ma è impazzito? >> sbottò la strega << Senza offesa, sei l'unico dracula che ha ereditato un pò di senno? >>
<< Abbiamo avuto delle perdite? >> le chiese il signor Chant cupo, ignorando il suo sarcasmo.
<< Aven, Ryu e Hiroyuki. >> rispose seccamente il bambino dai capelli rossi, anche se non gli era stato domandato.
Radu rimase in silenzio e abbassò lo sguardo in segno di rispetto.
<< Comunque i nostri nuovi alleati si stanno battendo bene. >> cambiò discorso la figlia di Odette.
<< Oh, sì... finché non capiranno chi siamo. >> mormorò cupo.
<< Questo non importa perché senza di noi moriranno qui. >> quasi cantò l'altra << Ah, Arinyth ed Oystein stanno partendo alla ricerca del Re e dei Blackheart. Magari vuoi andare con loro... dopo averci salutati. >>
E si trasformò, volando via per guidarli verso il giardino in cui avrebbero trovato tutti i loro alleati.
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La strega, l'arpia mutaforma, dava per scontato che i loro alleati sarebbero morti senza di loro, pensò Mark. Non aveva ragione, si disse, no, non poteva averla. Sperò che non l'avesse, almeno.
Shadow affondò gli artigli, divelse i mattoni, poi si lanciò di nuovo in aria, conscio del fatto che la torre non l'avrebbe retto ancora a lungo. Seguì quella che gli era parso di capire si chiamasse “Ophelia”, ripromettendosi di chiederle personalmente il nome.
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Sul suo dorso, Radu emise un verso sommesso di orrore per la planata improvvisa e si strinse di più a lui, rigidamente. Lily invece sembrava possedere un dono naturale per il volo e ciò lo rese orgoglioso. Da grandi, lei e Shadily, sarebbero state uniche...
Senza voltarsi indietro, l'arpia li guidò rapidamente nel cielo, attraverso le rovine del castello, eseguendo uno strano zig zag. Al cavaliere e al drago non ci volle molto a capire che cosa stesse facendo: era alla ricerca delle tracce di chi ancora mancava all'appello. Volevano ritirarsi al più presto.
Ci vollero un paio di minuti prima che il drago e il ministro oscuro potessero vedere il punto di raccolta, ma poi eccolo lì: oltre quello che rimaneva della massiccia struttura centrale del palazzo di Lilith, sul limitare della proprietà, in una porzione di giardino difesa da laghetti artificiali e un labirinto semi distrutto, la Famiglia aveva innalzato barricate di macerie, animato statue ed organizzato gruppi di attacco per difendere la posizione e respingere le ondate di nemici.
Per alcuni secondi, Mark pensò che, provati dalla guerra, li avrebbero attaccati senza pensarci due volte, ma quando Ophelia emise un verso che pareva un richiamo, la tensione che gli aveva stretto le viscere si allentò piacevolmente: qualcuno dal basso cominciò a strepitare ordini a destra e manca e subito fecero spazio per permettere a Shadow di atterrare comodamente. Tuttavia qualcuno gridò e alzò le armi verso di loro. Qualcuno che il bambino dagli occhi verdi proprio non riconobbe. Che fossero quelli gli alleati nominati dall'arpia?
Mentre atterravano, Ophelia afferrò Radu per i polsi e lo posò a terra poco lontano da loro. Si trasformò in umana e, bisbigliandogli qualcosa che non riuscì a capire, corsero insieme in avanti senza dar loro spiegazioni.
Era il delirio: esplosioni assordanti, grida di dolore ed orrore, enormi statue che facevano tremare il terreno ad ogni loro passo e cadaveri ovunque. Anche Lily cominciò a dar segni di nervosismo ed evitò di scendere, rimanendo accanto a lui. Ma erano troppo in alto, troppo in vista secondo il drago, che li costrinse a scendere e li riparò col proprio corpo. Guardandosi intorno, Mark vide, a molti metri di distanza da loro, una grossa lupa bianca sorvegliare e proteggere col proprio corpo delle gabbie piene di cuccioli uggiolanti e molte delle donne che aveva conosciuto alla cerimonia per Shadily e Lily, disposte in un ampio cerchio con le braccia aperte mentre intonavano un canto in una lingua che gli pareva di rimembrare... gaelico?
E poi individuò Radu ed Ophelia trafficare con una delle gabbie vicino alla lupa bianca (sicuramente un'Alpha) ed estrarre una piccola creaturina nera e squamosa che subito si aggrappò al petto del presidente quando una nuova esplosione li assordò.
<< Fuoco!!! >> urlò una donna così forte che li fece sobbalzare. Puntava verso i nemici lontani una spada corta ed indossava un'armatura d'argento che ricordava per le fattezze quella degli antichi romani << Rispedite le loro anime nell'abisso a cui sono state condannate!!! >>
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Lily aprì le braccia, sebbene Mark pensasse che lei non avesse visto ancora Shadily, e iniziò a gridare il nome della sua draghetta. Le ali di Shadow fremettero, un brivido di impazienza: non voleva che la bambina attirasse l'attenzione di nessuno e non c'è niente che stimoli la fame come le urla di un cucciolo. 👍: 0 ⏩: 1
Mark mise le braccia intorno a quelle di Lily, delicatamente
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La bambina si calmò all'istante e si strinse un po' contro il petto del ragazzino, che inspirò profondamente, sentendosi i polmoni stranamente incollati. Aveva sonno, anche in mezzo al rumore assordante della battaglia, anche con tutto il fuoco del mondo e con le anime condannate all'abisso e le statue che camminano. Un bambino, arrivato al suo capolinea, fa la nanna e non importa quanti mostri ci siano sotto (o sopra) il letto.
Radu stava venendo verso di loro, con Shadily fra le braccia, ma la draghetta squittì acutamente e si divincolò fra le sue mani, ferendogli appena i palmi con le aguzze punte sul dorso. L'uomo, sibilando fra i denti, lasciò andare per istinto la creatura, che svolazzando come un pollo atterrò, poi corse verso Lily e le saltò contro, arrampicandosi poi sulle sue spalle e attorcigliandosi al suo collo come una sciarpa vivente di squame.
La bambina sembrava al settimo cielo, Mark fu costretto ad allontanarsi un po' da lei, perchè lei si era messa a piroettare come al ritmo di una musica interiore, ridendo. Shadow emise un mugolio soddisfatto, dilatando appena le narici, poi si rivolse alla donna-strega che prima era stata un'arpia
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Shadow sciabolò la coda, attento a non colpire niente.
<< Stiamo tenendo tutti i cuccioli d'uomo e di warg nelle gabbie. >> intervenne Radu, distogliendo a fatica lo sguardo dalla sua nipotina.
<< È stata un'idea di quell'affascinante uomo laggiù. >> sorrise Ophelia, con uno strano sguardo da predatrice mentre si guardava intorno alla ricerca del cavaliere << Che però non posso farvi vedere. Peccato... ed è sparito quell'uomo tanto carino. >>
Radu le indirizzò uno sguardo stanco.
<< Non come te. >> fece l'altra, facendogli l'occhiolino.
<< È più rapido per spostarli e tenerli sotto controllo. >> cambiò il discorso il biondo a bassa voce. Era preoccupato per la reazione dell'enorme creatura squamata.
<< Non vediamo cuccioli d'uomo. >> osservò il drago oscuro.
<< È perché li stiamo celando in forma warg. >> spiegò loro << Nessuno che non li conosca bene può riconoscerli. >>
<< A parte Alistair... >> fece la strega, accarezzando Lily << ... ma da quello che siamo riusciti a capire non è mai giunto dalla Mater Inferorum dopo averci attaccato. >>
<< No, infatti. >> convenne Radu << Ha rapito Stella e quella sciocca di Will gli è andata dietro. >>
<< Quel povero ragazzo che non può muoversi, Radu! >>
<< Un momento! >> li pregò Mark: non riusciva a star dietro a tutti i loro futili discorsi << Alistair è con Lilith? >>
<< Oh, no! >> esclamarono i due, quasi avesse detto una bestemmia.
<< Lilith lo ha prelevato dalle prigioni per torturarlo e legarlo di nuovo a sé. >> gli spiegò gentilmente l'arpia << Apparentemente ci è riuscita. >>
<< Ma ora che Fenrir l'ha annientata dovrebbe essersi ripreso, no? >> domandò ancora il bambino.
I due tentennarono un pò << ... Non lo so, ma qualcuno deve trovarli. >> tagliò corto il presidente.
Era evidente, pensò il bambino, che stavano nascondendo qualcosa.
<< Forse dovresti raggiungere Arinyth e Oystein. >> suggerì la donna al draculesti, incamminandosi verso le sue sorelle e portando Lily con sé << Andiamo, Amore, la zia ti porta dalle tue sorelline. >>
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Lily guardò verso Mark, voltando la testa e socchiudendo gli occhi ad ombreggiare le iridi con le ciglia scure, triste o forse solo malinconica, come se glielo stessero portando via per sempre e lui salutò sollevando una mano e aprendo e chiudendo il pugnetto come un bambino, un sorriso leggero sulle labbra, la testa appena inclinata. Shadily pigolò piano, mostrando la linguetta rosa, e scosse il capo infastidita. Shadow la imitò, in un gesto, viste le dimensioni della sua testa, molto più vistoso. 👍: 0 ⏩: 1
Mark poggiò una mano sulla grossa zampa squamosa di Shadow
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Sara, con tutto il pelo ritto e incrostato di sangue, comparve da dietro i piedi di una statua e zigzagò in mezzo al campo di battaglia, rilassata, per raggiungere il piccolo Mark. Shadow sbuffò, scompigliando i capelli del bambino e i peli della lupa, raggiungendoli con una zaffata di alito che sapeva di fumo
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Mark chinò la testa. Non avrebbe mai pensato di dover abbandonare così un campo di battaglia, quello in cui persone che aveva cresciuto e amato sarebbero morte, ma non aveva altra scelta: il sonno lo stava distruggendo e tutto quello che era successo lo confondeva, lo lasciava perplesso e frustrato. Questo non era il suo mondo, non poteva esserlo.
Alzò lo sguardo verso il presidente: si guardava attorno rapidamente, frastornato come mai l'aveva visto dalle esplosioni e dalla morte. Era sempre più pallido.
<< Allora le nostre strade si dividono, ministro? >> gli domandò l'uomo dagli occhi azzurri, cercando di celare la delusione: aveva davvero bisogno dell'aiuto di un drago contro il cavaliere bianco.
<< Temo di sì. >> rispose il bambino << Non posso restare... >>
<< Bene. >> disse secco << Devo raggiungere Arinyth... dove sarà andato? >> si domandò tra i denti << SIRIO!!! >> urlò così forte da non sembrare lui.
Dall'altra parte del campo, un uomo con una benda sull'occhio gli rispose << COSA??? >>, giustiziando freddamente i seguaci di Lilith.
<< Dov'è andato Arinyth? >>
<< Nel Palazzo Centrale! >> rispose il guerriero << Non lo raggiungerai mai! Resta qui! >>
<< Non posso! >> gridò Radu, disperato << Devo trovarlo! >>
<< Radu! >> lo chiamò l'altro << Radu!!! >> urlò quando il presidente corse via, sparendo rapidamente nella battaglia << Razza di idiota! Ti farai ammazzare!!! >>
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Ci ho messo una vita perchè non posso stare al pc, devo aiutare mamma per casa, pardon é_è
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Shadow ringhiò, ma così flebilmente da sembrare che facesse le fusa 👍: 0 ⏩: 1
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Mark scosse la testa. Il drago si abbassò, lentamente, come un cobra che si adagia. I muscoli delle sue spalle ebbero un leggero spasimo, come un brivido, e il collo toccò la polvere. Il bambino si arrampicò usando le squame con una scaletta e si mise a cavalcioni, proprio all'attaccatura del collo, afferrando la criniera come se fossero redini, mentre sara scricchiolava dietro di lui per assumere la forma crinos, in modo da potersi reggere meglio al dorso del drago.
Radu si sarebbe fatto ammazzare.
“Che ci importa” Pensò il bambino, accarezzando una porzione dell'armatura di scaglie nere di Shadow “Non lo conosciamo neppure. Stiamo mandando a morire gente che abbiamo visto crescere. Abbiamo visto morire il nostro maestro. Abbiamo visto John e Dollaro voltarci le spalle. Perchè ti tocca il fatto che Radu stia andando a farsi ammazzare”
“Non lo so, Mark”
“E allora parti”
“Ma è come se fosse... importante”
“Lo ucciderei io stesso, se non fosse... un'atto inutile. Non proviamo nulla per lui, Shadow. Distaccatene”
“Lo so. Lo so che non proviamo nulla per lui. Ma l'idea che qualcun'altro stia per morire...”.
L'idea lo distruggeva. Troppe morti per un giorno solo, già la razza dei draghi era al declino, e ora si sarebbe consumata un'altra carneficina, lo sentiva sotto la pelle, come aghi infilati negli interstizi delle squame, come sudore freddo. Shadow non aveva mai sudato in vita sua, ma condividendo le esperienze con Mark, sapeva cos'era il sudore freddo, quello che, gelato, ti scende a grosse gocce lungo la schiena, quando è notte, quando gli incubi ti perseguitano e il tuo corpo è scosso da brividi.
Tuttavia, il grande drago oscuro aprì le sue brave ali e le battè con forza, sollevando una tempesta di polvere mentre risaliva al cielo.
Da lassù, tutti sembravano formiche e nient'altro. Shadow sferzò l'aria con la coda, tagliandola con la punta come un coltello, sentendo la potenza di quel gesto che gli permetteva di virare, e si allontanò da entrambi gli scontri. Era il drago più grosso, probabilmente il più potente, ma non avrebbe partecipato a quella follia.
Non avrebbe massacrato, dilaniato e spezzato vite che avevano ormai perso la guerra. Non avrebbe mai fatto come il guerriero chiamato dal presidente che, nonostante fossero ormai prigionieri, aveva tagliato loro la testa. Era un gesto che s'addiceva di più a suo padre, ma non a lui.
Ma avrebbe salvato da morte certa delle vite innocenti?
Dopo quel teatro di morte ne sentiva il bisogno. Bisogno di risolvere le cose con diplomazia, bisogno di risolvere le dispute con la giustizia... al cospetto del Cavaliere Bianco, Radu non avrebbe avuto nessuna chance di vittoria. Avrebbe resistito per un pò, certo... ma poi sarebbe caduto, abbattuto dall'enorme spada d'ambra. Battuto da un guerriero probabilmente molto più esperto di lui, per salvare Mihnea. Suo fratello. Un loro alleato...
Mihnea era corso a salvarlo quando era stato rapito alla fiera. Tuttavia, Mark sapeva che non l'aveva fatto per lui, bensì per Lily che in pochissime ore si era ammalata gravemente. Però era corso a salvarlo, anche se era arrivato dopo Shadow.
Pensarono di nuovo alle uova, protette nel mondo dei due incantatori. In ostaggio dei due incantatori.
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Mark non voleva tornare indietro. Era stupido tornare indietro. Nessuno avrebbe distrutto le uova e anche se non le avessero viste mai più, sarebbero state al sicuro, qualcuno si sarebbe preso cura di loro.
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Mark imprecò più forte, ma non disse nulla al suo compagno.
Non aveva la più pallida idea di dove la Famiglia le avesse nascoste; probabilmente alla Fortezza di Odette e non ad Artesya, ma rimanevano comunque due luoghi impossibili da raggiungere senza l'aiuto di quei... di quelle creature. Per non parlare del burrascoso passato con i draghi di quel futuro. E di quanto Mihnea e i suoi parenti non li amassero. Sarebbe bastato il ritorno di uno di loro e avrebbero anche potuto cercare di distruggerle. O di divorarle. Cominciava ad essere convinto che Demetrius ci avrebbe anche potuto provare seriamente...
Dovevano riprendere le uova... ma come?
Scendendo di quota, Shadow vorticò verso il palazzo centrale, seguendo i movimenti del presidente dall'alto, che si stava rapidamente (un pò troppo rapidamente per un essere umano) aprendo una strada verso l'edificio, facendosi largo tra i nemici. Anche se molti vedeva bene di aggirarli, scivolando silenziosamente tra le macerie. Era determinato nel suo piano. Assieme ad Oystein e Arinyth avrebbe salvato il Salvatore di Artesya e sarebbero fuggiti non appena avrebbero ritrovato tutti. E dovevano farlo il più presto possibile.
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Sebbene Shadow fosse contrario all'”usa e getta”, fu costretto ad ammettre che il piano filava, a modo suo.
<< Solo una cosa... >> osservò Shadow in tono cupo << ... quando veniva a prendere Lily a casa... era lui ad aprire il portale? Sa aprirlo? >>
Mark si morse la lingua. Di certo le bambine sapevano aprirlo. Will l'aveva aperto durante la festa di mezza estate. Ma poi il dubbio s'impadronì di lui: come poteva sapere se non fosse stato fatto apposta su richiesta? Troppi dubbi, troppe cose che non sapeva... ma sarebbe stato comunque un ostaggio. E non un ostaggio inesperto. Radu conosceva la magia, anche la loro magia, era impossibile per secoli ne fosse stato tenuto all'oscuro. E non era potente come loro. Questo Mark lo sapeva: sapeva che era con la Famiglia solo perché era fratello di Mihnea e gli era tanto caro, non per corruzione. Li aveva sentiti discutere più di una volta di quello ad Artesya.
<< Prendiamolo. >> disse il ministro.
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Shadow abbassò il muso, strinse le palpebre, strinse le ali al corpo e scese in picchiata, come un falco, protendendo le zampe anteriori, mani spesse e artigliate, verso Radu. L'umano si fermò quando l'ombra enorme del drago si stagliò sopra di lui, oscurandolo, e alzò la testa. Le sue pupille si dilatarono per la mancanza di luce e per la sorpresa. 👍: 0 ⏩: 1
Shadow lo afferrò come se fosse un pupazzetto, facendogli emettere un grido sospreso, e riprese quota con leggera difficoltà, sbilanciato dal troppo slancio.
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Mark inspirò a fondo, poi si sporse un po' da un lato, verso il basso, in modo da poter vedere Radu
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Il ministro non avrebbe mai saputo descrivere la miriade di emozioni che attraversarono il volto del presidente, né tanto meno sarebbe riuscito a coglierle tutte; ma poté vedere bene l'altro cercare di aggrapparsi a tutti i ricordi che aveva delle loro discussioni: di ciò che era stato detto, di ciò che loro sapevano su di lui e ciò che lui, il ministro, era riuscito a carpire su di loro, di ciò che era sicuro e ciò che no, di ciò a cui teneva e ciò che avrebbe potuto ritorcergli contro o fare altrettanto...
<< Io non posso darvele! >> gridò il presidente, aggrappandosi come poteva alle zampe del drago, con la paura di precipitare nel vuoto o di essere stritolato a morte.
<< Invece ce le darai. >> disse il ministro.
<< No! >> urlò l'altro, come temendo un gesto avventato da parte loro contro la sua salute << Non posso! Non posso portarvi lì! >>
<< Perché? >> gli domandarono.
<< Perché non posso aprire portali! >>
Gli occhi di Mark si socchiusero per nulla convinti: era una menzogna.
<< Non so aprire porte sulle ere, ministro! Non so farlo! Io sono solo un essere umano! >>
<< Un essere umano che sopravvive da millenni e senza invecchiare. Opera dell'Ombra Vivente? >> gli chiese.
<< No, Ministro! >> rispose l'altro quasi immediatamente << Un artefatto! Non posso darvi ciò che chiedete! Lasciatemi andare, vi prego! >>
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Shadow era pronto a lasciarlo andare via, come se nulla fosse, ma Mark lo fermò, deciso 👍: 0 ⏩: 1
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Shadow iniziò lentamente a scendere, perdendo quota, in ampissimi giri intorno alle rovine, come se seguisse il filo di metallo di una molla quasi piatta.
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Shadow non avrebbe mai mangiato Radu, non si considerava un mangiatore di uomini e men che meno di alleati, ma si rese conto del fatto che Mark avrebbe potuto possedere il suo corpo e sgranocchiare davvero il biondino. Per lui non era una prospettiva allettante.
E vedere l'espressione di puro terrore negli occhi azzurri dell'incantatore gli strinse il cuore, sapendo il suo passato con i draghi e quello che aveva passato sull'isola di Lyngvi. Sul volto recava ancora i segni delle ustioni delle fiamme dei draghi che li avevano attaccati: anche se ora erano più chiari e parte dei capelli erano ricresciuti nel complesso processo di guarigione, la paura di riprovare quel dolore era ancora vivida in lui e non aveva una pelle spessa come le sue scaglie a proteggerlo. La sua carne avrebbe sfrigolato, si sarebbe consumata, portando alla luce la carne viva e cuocendogli gli organi interni in una lenta agonia... Non voleva essere il fautore di tale tortura.
"Mark..."
"Non dire nulla."
<< ... N-no... >> mormorò il presidente << Non lo faresti... >>
Guardò Shadow negli occhi.
<< Sta mentendo. >> disse, cercando di parlare con Shadow, poiché sapeva essere meno spietato << Non potete farlo. Se lo fate... >>
<< Cosa, presidente? >> domandò Mark ad alta voce, per farsi sentire bene << L'Ombra Vivente verrà in tuo aiuto? >>
Radu tacque.
<< Qualcuno che apra un portale in cambio della tua vita. >> enunciò l'oscuro ministro << Altrimenti... >>
<< Non puoi costringerlo a fare una cosa del genere! Lui non vuole! >> gridò Radu, dimenandosi tra i suoi artigli << Non puoi!!! >>
<< Lui no. >> fece il ministro << Ma io posso. >>
Shadow si voltò a guardarlo con gli occhi verdi colmi di rimprovero e Radu urlò più forte nel tentativo di liberarsi << NO!!! >> urlò.
"Atterra lì." ordinò Mark in tono piatto.
"Mark, ti avverto..."
"Atterrà lì, Shadow. Per favore."
Con una planata brusca, Shadow atterrò in un salone che aveva perso una buona porzione di muro esterno durante la battaglia. Sotto di lui, quando toccò terra, Radu ebbe uno spasmo e strillò quando rischiò di schiacciarlo e lo sbatté a terra con più violenza di quanto avrebbe dovuto.
Bloccato a terra, inerme, il più giovane dei draculesti si volse a guardare l'espressione spietata del bambino.
<< Prima avevate detto che mi avreste aiutato... >> bisbigliò.
<< Le cose cambiano. >> tagliò corto.
<< Mihnea ha bisogno di aiuto... >> continuò l'uomo con urgenza << ... aprirà lui il portale... lui può... se solo mi aiutaste... >>
<< No. >> lo zittì Mark.
<< Ascoltami bene. >> gli disse il bambino e nel suo tono non c'era nulla che sapesse d'innocenza << Se Shadow non vuole farlo, lo farò io. E fidati, perché posso. >> precisò << Vogliamo soltanto riprenderci i piccoli. Sono innocenti, non vorrai davvero che gli succeda qualcosa, vero? O tanto meno pretendere che non faremo tutto ciò che è in nostro potere per salvarli, no? >>
L'incantatore non emise un fiato, bloccato com'era a terra e terrorizzato all'idea che l'altro, all'improvviso, cambiasse idea e iniziasse a divorarlo. Era come paralizzato.
<< Non salveremo tuo fratello dal cavaliere bianco. >> chiarì il ministro oscuro.
<< Perché? >>
<< Il perché non potresti mai capirlo. >> sospirò il ragazzino << L'Oscuro Ministro, il Cavaliere Bianco. Due facce della stessa medaglia. Entrambi servitori di Gaia. >>
Non continuò.
Non doveva dirgli tutto.
Doveva soltanto istillare nella sua mente numerosi dubbi e farlo cedere, farsi ubbidire.
<< ... Cosa? >> boccheggiò l'altro, sprofondando nello sconforto << ... Voi siete... >>
<< Sì. >> disse, senza sapere cosa.
All'umano si mozzò il respiro. Chiuse gli occhi ed alcune lacrime gli rigarono le tempie, sparendo tra i capelli dorati << La Madre aveva ragione... >>
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Scusa se ho scritto così tanto. Da ora in poi andiamo avanti a pezzini piccini. 👍: 0 ⏩: 1
Ah, e a proposito... quest'ultimo pezzo che hai scritto è bellissimo. Superlativo.
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Si udì un grido lontano che sovrastò tutti gli altri, il grido di un drago, acuto.
Shadow sospirò
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Mark strinse i denti. Dian era sempre stata forte, forse la più forte, fisicamente, fra i dragonieri donna, ma questo non le aveva impedito di soccombere. La forza bruta non serviva, con Fenrir.
Si udì un rumore come di infrangersi di enormi statue di pietra e uno stritolare di metallo. Shadow, nervoso, alzò la testa e si guardò indietro.
Non serve scappare.
Fenrir, ricoperto di sangue, stava correndo verso di loro. Era lontano, lontanissimo, ma si stava avvicinando ad una velocità impressionante, stava macinando decine e decine di metri al secondo. Distruggeva ogni cosa sul suo cammino.
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Alle spalle di Fenrir volavano i draghi, inseguendolo come levrieri dietro ad una lepre; alla testa del gruppo c'era Ermes, furibondo e con il muso gocciolante, tagli sparsi lungo il corpo e la punta di un'ala sfrangiata, sul dorso un Vlad urlante con la spada portata in alto.
Shadow si contrasse, sperando che i draghi prendessero Fenrir prima che arrivasse da loro. Sentì vagamente Radu fremere sotto la sua zampa e lamentarsi, chiedere di liberarlo. Lui non aveva ancora visto che cosa si stava avvicinando, ma poteva intuirlo, doveva averlo intuito per forza dai loro discorsi.
Ermes raggiunse Fenrir, gli si abbattè sul dorso con la pesantezza di una palla da bowling, affondando gli artigli e i denti nel groppone scuro. Fenrir si gettò su un fianco, travolto dalla potenza dell'impatto, e i draghi gli furono addosso, iene su una carcassa, iniziando a mordere, dilaniare e sputare fuoco.
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Fenrir si dibatteva sotto il marasma di fuoco e ali aperte, poi, lentamente, smise. Sotto i mugolii soffocati, i ruggiti sottovoce, il corpo dell'enorme lupo rimase immobile. Tyson alzò la testa al cielo e lanciò un ruggito trionfante, ma non fece in tempo a godersi la sua gioia, il suo trionfo, che Fenrir diede un guizzo, come un pesce, e gli azzannò la gola scoperta, trapassando le squame, la pelle, i muscoli come burro. Una cascata di sangue sporcò il suo muso quando il mostro tirò forte, strappando un grosso boccone del collo del drago e lo ingoiò.
Shadow, per la sorpresa, fece un piccolo balzo e lasciò andare Radu, che si alzò immediatamente e cercò di fuggire.
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Tyson, con il suo cavaliere disperato sulle spalle, si accasciò cercando di urlare aiuto, ma il sangue corse via dalla sua gola troppo rapidamente e il respiro spezzato sibilò fuori dalla sua gola aperta, facendo gorgogliare i tessuti umidi. Il drago morì accanto a Fenrir, che continuava a strappare bocconi dal suo petto, mangiandoselo vivo.
Ermes cercò di affondare le unghie nella gola del mostro, ma il lupo lo scalciò via, dritto nel petto, allontanandolo. Intorno a loro, ogni cosa era distrutta, ogni albero abbattuto.
Fenrir si rialzò, grondante, con brandelli di pelle e pelliccia che pendevano strappati dai suoi fianchi, dalle sue cosce, dal suo petto e dalla sua gola. Il muso era stato parzialmente scarnificato, la pelle intorno all'occhio destro era stata strappata a mostrare anelli di muscolo rosseggiante, e si intravedeva l'osso di una spalla, ma il lupo sembrava ancora letale, ancora in grado di uccidere.
E prese a correre verso Shadow, con i draghi che inutilmente cercavano di riabbatterlo, ma venivano allontanati con morsi e spintoni.
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Shadow aprì le ali. Un crampo doloroso si propagò lungo la sua spalla destra, facendolo gemere, ma cercò di ignorarlo ed iniziò a battere le enormi membrane tese. Non riuscì ad alzarsi da terra subito, non riuscì a saltare.
Fenrir balzò, un salto che da solo avrebbe potuto coprire tutta la distanza che c'era fra loro due. Mentre era in aria, Skye gli azzannò il collo, ma fu una ben misera zavorra di fronte allo slancio pazzesco di quel corpo tutto muscoli e pelle spessa, fatto per combattere.
Shadow ritirò per quanto potè la testa fra le spalle e strinse più forte le dita intorno a Radu, per non perdere la presa quando Fenrir si fosse abbattuto su di lui, poi, con un secondo di ritardo, pensò che forse sarebbe stato meglio lasciarlo andare e così fece, facendolo cadere a terra da un paio di metri d'altezza.
In quel momento, Fenrir lo colpì. Il petto contro la testa.
La testa di Shadow, ornata da un paio di enormi, lunghe, corna dorate rivolte in avanti.
L'impatto fu violento, i muscoli del collo di Shadow riuscirono a malapena ad assorbirlo, ma contrariamente a quanto chiunque avrebbe pensato, sebbene fosse stato Fenrir a muovere l'assalto, Shadow non rotolò sulla schiena, ma riuscì a spingere il lupo a terra, dilaniandogli il petto con le corna.
Fenrir, rovesciato sul dorso come una tartaruga, gemette con il muso spalancato, il sangue che gli scorreva dalla gola sui denti e dentro al naso. Shadow estrasse le corna dalla carne di Fenrir, poi sentì la propria personalità fondersi con quella di Mark, fluidamente.
Colpisci.
Colpiscilo ora, è debole.
Shadow strinse le zampe intorno al collo di Fenrir e gli parve facile, così facile, spezzarglielo.
Fenrir non si mosse più.
Vai tranquilla! Se avessi scritto di meno non avrebbe reso alla stessa maniera... doveva essere lungo così.
Allora, all'inizio metto questa frase su Judas ma di fatto non so che fine Sara gli abbia fatto fare... lo ha mangiato, no?
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Ora, colpiscilo ora.
Avrebbe dovuto.
Avrebbe dovuto farlo.
Avrebbe dovuto porre fine a quel massacro.
Lilith era stata annientata, Judas ferito da Sara, entrambi sbranati e ora la Fine del Mondo puntava a Mihnea e a tutta la sua Famiglia. A tutti quei bambini. Non poteva permetterlo.
Era lì. Enorme e indifeso. Il petto immobile e col sangue che ancora colava copioso dalla sua bocca.
Non sentiva battere il suo cuore.
Non fidarti. Attacca. Finiscilo.
Shadow non era convinto. Ma qualcun altro lo era.
Passando attraverso le sue zampe e facendogli sbattere le ali d'istinto, come per portarsi via di lì, tre enormi lance trafissero la testa del grande lupo.
Erano spesse, radiose, ma non abbastanza resistenti per una creatura del genere. Penetrarono la sua carne, ma si scheggiarono in mille pezzi emettendo una scarica di energia bianca. Fu violenta. E assieme armoniosa. Eppure Fenrir non si mosse ancora, ma tutti i presenti si voltarono verso il corridoio, guardando colui da cui non si sarebbero mai aspettati quel gesto.
Inginocchiato a terra e con uno sguardo determinato a rabbuiargli il volto, Radu aveva scoccato tre delle sue frecce e da come stava guardando il risultato, sembrava che ancora non fosse convinto della morte del lupo.
Da qualche parte in aria, Mark sentì la voce di Vlad urlare il nome del suo odiato fratellastro, ma quando ordinò a Shadow di finire l'opera e di catturare il presidente, un'esplosione accecante li investì e mille punte si diramarono dalle schegge nel cranio di Fenrir. Non erano abbastanza resistenti neppure quelle e si frantumarono, fragili, mentre il corpo del lupo prendeva a tremare lievemente, scosso da rigidi spasmi nervosi.
Indietreggiando, Shadow si portò via dal raggio d'azione delle spine che, propagandosi nell'aria come acuminati pezzi di cristallo, quasi chiusero il passaggio ed incastrarono al pavimento il cranio dell'antica creatura.
Solo allora, con uno scatto che aveva ben poco di umano, Radu fuggì e quando Mark urlò contro di lui, una nuova esplosione di luce l'accecò.
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Troppo lungo? Ti ricordo che qualcuno qui deve perdere il braccio... ehm... visto che Fenrir è tornato nel palazzo direi che la Famiglia stia cominciando a muoversi un poco più lontano XD
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Hmmm... Fenrir avrebbe dovuto morire lì. Credevo che Shadow gli avrebbe spezzato il collo. Gloriosa fine è gloriosa, dopo un gran combattimento.
Non ho capito benissimissimo che cosa è successo con il fatto delle spine... me lo spieghi bene?
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Allora modifichiamolo!
Ehm... volevo dire che i frammenti delle frecce spezzate si sono diramati in tante punte, creando una specie di foresta di spine...
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No, non è che non ho capito esattamente cosa è successo, volevo capire perchè è successo... ma fa niente.
Ho un problema. Un problema "concettuale", e so che esporre i problemi aiuta di più che tenerseli dentro, specie quando c'è in gioco la qualità di quest'opera...
Allora, Shadow avrebbe dovuto uccidere Fenrir. Pensavo si fosse capito che gli ha spezzato il collo, ma purtroppo non è così..
"Shadow strinse le zampe intorno al collo di Fenrir e gli parve facile, così facile, spezzarglielo.
Fenrir non si mosse più."
Pensavo fosse chiaro che Fenrir non si mosse più perchè Shadow gli aveva spezzato il collo e gli era parso facile.
A supporto della mia tesi, ho anche che
"Shadow estrasse le corna dalla carne di Fenrir, poi sentì la propria personalità fondersi con quella di Mark, fluidamente."
Mark non si sarebbe fatto scrupoli ad uccidere, specie Fenrir. Il problema è che neanche Shadow se ne sarebbe fatti... perchè avrebbe dovuto esitare? Perchè avrebbe dovuto aspettare le frecce di Radu o altra morte?
In questo modo, lo fai sembrare mooolto più buono di quello che è. Shadow è effettivamente un bravo ragazzo (drago), ma proprio per questo vuole mettere fine a tutto. Inoltre Mark è con lui, piccolo com'è, il suo compito è principalmente quello di aiutare Shadow ad uccidere.
Non voglio che il lettore pensi "ok, ce l'ha fra le zampe... gli spezza il collo... non glielo spezza? PERCHÈ? MA È CRETINO?".
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Ok, allora direi che il problema non è tuo ma mio. O no?! XD
L'avevo interpretato come l'inizio del gesto e ciò che gli sembrava, non ciò che aveva fatto. Sì, che Fenrir non si era mosso più perché era morto l'avevo capito (gli spasmi di dopo non è perchè sta per riprendersi, ma sono dovuti alle spine) E non volevo fargli aspettare altra morte, Radu si è solo intromesso anche se era inutile alla fine...
Non voglio nemmeno io che i lettori pensino quello di Shadow-Mark, quindi cambiamo. Cambiamo assolutamente.
Più che altro, hai fatto bene a dirmelo perché dopo la risposta che ti ho dato al tuo dubbio era evidente che non avessi capito un beneamato cavolo.
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E come cambiamo? Fai tu o faccio io? Tagliamo un pezzo? Non tagliamo niente? CHE FACCIAMO?
Oggi ho le confusioni e non so neanche il perchè.
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