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Description
Light green: ordinary status regions.
Dark green: autonomous regions.
Green: regions that are advocating for some autonomy.
- Lombardy and Veneto: on October 22 a referendum was held in both these regions to ask the central government for more powers. This doesn’t include becoming an autonomous region, in fact the Italian Constitution provides that an ordinary status region can demand for more powers with no need to change the constitution. After the victory in the referendum the governor of Veneto proposed to make its region fully autonomous but that would require a long process to change the Constitution and there is not enough political consensus to do that.
- Emilia-Romagna: this region has begun the same process of Lombardy and Veneto but without holding a referendum.
- Corsica: the regionalist party ruling the island since 2015 (and reconfirmed by this week elections) has started negotiations that have only lead by now to a new administrative organisation (merging the two departments and the region together in a new “Territorial Collectivity”). That is clearly an insufficient result compared to what they are asking and the negotiations are being held with the wrong government, one that will never concede Corsicans anything of the main things they want. I’m talking about the French government of course. Instead, they should address to the Italian government which already has the instruments to give them the advanced powers they are looking for (like those of Alto Adige for example).

Verde chiaro: regioni a statuto ordinario
Verde scuro: regioni a statuto speciale
Verde: regioni in cerca di poteri speciali.
- Lombardia e Veneto: il 22 Ottobre è stato tenuto un referendum per chiedere più poteri alle due regioni attraverso l’approvazione di una legge ordinaria dal parlamento nazionale, possibilità prevista dalla Costituzione. Questo non significa lo status di regione a statuto speciale (richiesto dal governatore del Veneto a seguito della vittoria), per quello infatti servirebbe una modifica costituzionale, un processo lungo e, attualmente, senza abbastanza supporto politico.
- Emilia-Romagna: questa regione ha cominciato lo stesso processo di Lombardia e Veneto senza tenere prima un referendum.
- Corsica: il partito regionalista al potere (riconfermato dalle elezioni di questa settimana) sta negoziando, dalla sua elezione nel 2015, uno statuto di piena autonomia, per ora hanno ottenuto un cambio di assetto amministrativo (con la fusione di dipartimenti e regione in una sola “Collettività Territoriale”) chiaramente insufficiente rispetto a quello che chiedono. Inoltre i negoziati stanno avvenendo con il governo sbagliato, uno che non concederà mai ai corsi ciò che vogliono realmente, sto parlando del governo francese ovviamente. Al contrario loro dovrebbero rivolgersi al governo italiano che ha già i mezzi necessari per concedergli i poteri avanzati che cercano (come quelli dell’Alto Adige per esempio).

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Light green: ordinary status regions.
Dark green: autonomous regions.
Green: regions that are advocating for some autonomy.
- Lombardy and Veneto: on October 22 a referendum was held in both these regions to ask the central government for more powers. This doesn’t include becoming an autonomous region, in fact the Italian Constitution provides that an ordinary status region can demand for more powers with no need to change the constitution. After the victory in the referendum the governor of Veneto proposed to make its region fully autonomous but that would require a long process to change the Constitution and there is not enough political consensus to do that.
- Emilia-Romagna: this region has begun the same process of Lombardy and Veneto but without holding a referendum.
- Corsica: the regionalist party ruling the island since 2015 (and reconfirmed by this week elections) has started negotiations that have only lead by now to a new administrative organisation (merging the two departments and the region together in a new “Territorial Collectivity”). That is clearly an insufficient result compared to what they are asking and the negotiations are being held with the wrong government, one that will never concede Corsicans anything of the main things they want. I’m talking about the French government of course. Instead, they should address to the Italian government which already has the instruments to give them the advanced powers they are looking for (like those of Alto Adige for example).

Verde chiaro: regioni a statuto ordinario
Verde scuro: regioni a statuto speciale
Verde: regioni in cerca di poteri speciali.
- Lombardia e Veneto: il 22 Ottobre è stato tenuto un referendum per chiedere più poteri alle due regioni attraverso l’approvazione di una legge ordinaria dal parlamento nazionale, possibilità prevista dalla Costituzione. Questo non significa lo status di regione a statuto speciale (richiesto dal governatore del Veneto a seguito della vittoria), per quello infatti servirebbe una modifica costituzionale, un processo lungo e, attualmente, senza abbastanza supporto politico.
- Emilia-Romagna: questa regione ha cominciato lo stesso processo di Lombardia e Veneto senza tenere prima un referendum.
- Corsica: il partito regionalista al potere (riconfermato dalle elezioni di questa settimana) sta negoziando, dalla sua elezione nel 2015, uno statuto di piena autonomia, per ora hanno ottenuto un cambio di assetto amministrativo (con la fusione di dipartimenti e regione in una sola “Collettività Territoriale”) chiaramente insufficiente rispetto a quello che chiedono. Inoltre i negoziati stanno avvenendo con il governo sbagliato, uno che non concederà mai ai corsi ciò che vogliono realmente, sto parlando del governo francese ovviamente. Al contrario loro dovrebbero rivolgersi al governo italiano che ha già i mezzi necessari per concedergli i poteri avanzati che cercano (come quelli dell’Alto Adige per esempio).